Mario Nicorelli (Novi Ligure AL, 28 ottobre 1931) è un pittore italiano.Dopo la seconda guerra mondiale si è trasferito in Jugoslavia dove, nel 1952, ha iniziato l'attività artistica. Rientrato in Italia, si è trasferito ad Albissola Marina, in Liguria in provincia di Savona, dove è entrato in contatto con artisti affermati, tra cui Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Aligi Sassu, Wilfredo Lam, Agenore Fabbri, Emilio Vedova. Non apprezzando le novità introdotte nell'arte contemporanea, ha preferito perseguire da autodidatta un'arte figurativa originale. In seguito si è trasferito a Motta di Livenza.
Ispirandosi alle correnti pittoriche del divisionismo e del puntinismo, e soprattutto studiando le teorie di Isaac Newton, ha ideato il metodo di scomposizione della luce, usando le onde elettromagnetiche in funzione di una ristrutturazione della propria pittura.
Il metodo adottato da Nicorelli consiste nell'ottenere uno specifico colore su una lastra di rame, la cui superficie, precedentemente trattata con un acido, viene riscaldata: con l'effetto del calore il metallo cambia di colore secondo la gamma dello spettro luminoso visibile. Bloccando il procedimento nel momento adatto, si ottiene il colore desiderato.
Autore di varie mostre personali e di un libro intitolato "L'utopia del tredicesimo Apostolo", da lui stesso stampato in duemila copie e distribuito gratuitamente, ha comunque continuato a dipingere anche con tecniche tradizionali. Si dedica anche alla poesia, alla musica e alle nuove tecnologie. Ha realizzato nel suo laboratorio invenzioni regolarmente brevettate, di cui alcune sfruttate industrialmente.

 

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